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Argomento : articolo

Gianni

Postato il
15/11/2011
ora 08:50:29

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Dopo una vita di onesto ozio, l’ultimo simbolo del rincretinimento pre-senile
di Tommaso Pellizzari
Tags: sport, tendenze disperate, ultima frontiera dei quarantenni, uomini allo specchio


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Era solo un sospetto, adesso è una certezza: l’improvvisa passione per la maratona è il nuovo segno inequivocabile del rincretinimento pre-senile del maschio 40/50enne contemporaneo. La prova definitiva me l’ha fornita l’ultima email del mio amico X. Da sempre fiero della sua leggendaria pigrizia e del suo cospicuo appetito, è riapparso qualche giorno fa dopo lunga latitanza. E lo ha fatto spedendomi la foto dell’attestato della sua partecipazione alla maratona di New York (la madre di tutte le maratone-sintomo di rincretinimento pre-senile). Non che sia necessariamente una cattiva notizia: X, come prima cosa, è sopravvissuto. E siccome non lo vedo da tempo, magari nel frattempo ha perso qualche chilo (e – pare – anche diverse unghie dei piedi).

Però, insomma, fino a poco tempo fa ogni donna sapeva che i segni inequivocabili del primo rincretinimento pre-senile del proprio compagno/marito erano fondamentalmente due: l’acquisto di una moto di grossa cilindrata o un improvviso interesse per le under 25. Ultimamente invece impazza il micidiale ultraquarantenne che parla (o scrive a getto continuo sui social network) solo di allenamenti, abbigliamento tecnico, soglie di acido lattico, sfide con se stessi, nutrizione sana, gioia della fatica e tutte quelle cose (tranne i rischi per la salute) di cui tocca sentirsi vantare anche sempre più personaggi noti che trovano interessante metterci a parte delle (loro) gioie della corsa per 42,195 km (una sana mezz’oretta di corsa tre volte la settimana è troppo banale, no?).


Naturalmente, ci sono quelli che corrono da sempre, da molto prima che la maratona diventasse una fastidiosa moda e ovviamente non è di loro che qui si parla. Il problema, non mio, ma di molte donne, sono quegli uomini che, dopo una vita di onesto ozio, da un giorno all’altro si calano sulla fronte la cuffia di lana, si fasciano le gambe di calzamaglia nera, fanno partire il cronometro digitale-calcolapulsazioni-contapassi e partono a ore impossibili per l’allenamento. Svegliando chiunque sia in casa, e magari instillando un sempre meno sottile senso di colpa in chi non li segue né è troppo interessato a studiare le tabelle cronometrate.

Perciò: sicure che la moto di grossa cilindrata sia davvero un male? Almeno qualche gita (per di più a fatica zero) ogni tanto ci scappa.

P.s. Non tutti i mali vengono per nuocere: una piccola malformazione della quinta vertebra lombare mi impedisce qualsiasi attività fisica su terreni duri. Il problema è che le moto di grossa cilindrata non mi sono mai piaciute, e che questo blog, il mio stato civile e il momento storico escludono ironie sulle under 25. Quindi, deve per forza essere in agguato un quarto segno, ancora ignoto, di rincretinimento. Seguiranno, temo a breve, aggiornamenti.

Gabriele

Postato il
15/11/2011
ora 13:05:45

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brutta compagna di viaggio l'invidia ...

Mattia"the preacher"

Postato il
15/11/2011
ora 15:07:08

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per non parlare delle 100km....o delle 42km x 10....o peggio delle 100km x 10 (tallarita docet)

lamberto

Postato il
17/11/2011
ora 16:20:41

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Che sia un qualcosa di inversamente proporzionale alla sessomania?.......boh!.......

DavideG

Postato il
17/11/2011
ora 17:48:57

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Pellizzari fino a qualche giorno fa non lo conoscevo, ora metà dei podisti italiani lo conoscono (questo articolo è girato molto) .... penso che la chiave di lettura sia qui: è un provocatore, ce ne sono tanti in tutte le categorie, fa le sue sparate a zero per attirare l'attenzione e guadagnare popolarità.
Su una piccolissima parte del suo articolo potrei essere d'accordo, ma il resto mi sembrano gran cavolate e generalizzazioni

Luciano

Postato il
18/11/2011
ora 08:57:33

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Stesse risposte su tutti i forum di corsa
E solo invidia.

bob

Postato il
18/11/2011
ora 09:41:06

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Leggendo l'articolo in questione io qualche spunto intelligente l'ho trovato. Possibile che il mondo della corsa sia tanto serioso e pieno di se da non farsi una risata anche di fronte a evidenti storture e inesattezze?

Mi viene il dubbio che abbia colto nel segno. Siamo tutti quel tipo di podista che dal divano passa direttamente alla Maratona?

Perchè sul banco degli imputati nel citato articolo è la mancanza di gradualità e non la corsa in se!

Correre fa bene alla mente, all'umore, a tutto insomma. Meno che alla auto-ironia!

Mattia"the preacher"

Postato il
18/11/2011
ora 13:18:11

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e cmq io sui rischi per la salute ne ho sempre parlato...infarto qui, ernia là...

Luciano

Postato il
18/11/2011
ora 15:59:00

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A me sembrano piu i benefici Tassani di qua Ennio di la

DavideG

Postato il
18/11/2011
ora 17:19:40

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@Mattia: se sei soprannominato "il predicatore" c'è un suo perchè! :)

@bob: mi sembra che in questo forum ce ne freghiamo allegramente di sto Pellizzari! non ho letto insulti ne altro, quindi non vedo questa mancanza di auto-ironia (se poi succede su altri forum podistici non lo so e non mi interessa).
Io stasera la porchetta la mangio uguale e pure la prossima maratona la farò uguale! Pellizzari può scrivere quello che vuole.

Gabriele

Postato il
18/11/2011
ora 18:32:22

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bello l'articolo intervista ad Ennio, pubblicato dal Carlino ,
e' una ottima risposta ad ogni detrattore della corsa e dello sport in genere,
splendide anche le foto con canotta AVIS Forli'...

Damocle D. Spada

Postato il
19/11/2011
ora 09:36:03

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Fa molto snob o radical chic prendere le distanze da una cosiddetta tendenza, definendola "fastidiosa moda" e criticarla esaltandone alcuni aspetti comici, a mo' di caricatura.
Va detto pero' che se questo e' "giornalismo" (l'articolo e' ospitato da un quotidiano nazionale), al di la' della probabile scarsa autoironia del podista medio, c'e' di che preoccuparsi.
Il tipo tollera quelli che "corrono da sempre" ma spara a zero su coloro che secondo lui lo fanno per moda o per rincoglionimento pre-senile.
Inoltre, se pratichi "una sana mezz'oretta di corsa tre volte la settimana" passi (sempre per lui, eh) altrimenti occhio che se sei attorno agli anta, ti stai rincretinendo. 
Fermo restando il concetto trasmesso dal titolo: l'"onesto ozio".

Che parabola viene trasmessa da un articolo del genere ai "non podisti" o comunque a chi non coltiva alcuna attivita' fisica ed e' in costante ricerca di un alibi alla propria ignavia?

E' meglio annullarsi su un divano ammiccando ad obesita' ed ipertensione, oppure svegliarsi da un giorno all'altro un po' meno Fantozzi del solito (o anche un po piu', dipende dai punti di vista) e magari imporsi di correre una maratona anche solo per poterlo poi sbandierare in ufficio?

Per la donna media, quale sara' il problema maggiore: avere un compagno che, invecchiando, esce di casa in calzamaglia d'inverno (possibilmente senza la "S" maiuscola sul petto) oppure uno, "onestamente ozioso", che si scopre diabetico?

Io -che la corsa la pratico con soddisfazione, dopo 20 anni 20 di "onesto ozio"- non avrei dubbi...
Tra l'altro appare chiaro come, chi scrive, di corsa ne capisca pressoche' poco o nulla.
Diffidare sempre e comunque di chi, dall'alto di una cassetta di ortaggi, disserta di qualcosa senza punto conoscerla.
A parte che poi ci sarebbe da disquisire sul concetto di rincretinirsi e quindi di "cretino".
A casa mia, cretino e' cio' che risulta inutile o addirittura dannoso per se' stessi e per gli altri.
Prepararsi per una maratona e concluderla, sicuramente e' impresa degna di plauso e comporta effetti collaterali quasi tutti positivi (infortuni SGRAT a parte).
Per finire... un esempio reale di cretino?Un attimo che ci penso...Ah, si' ecco:
uno che scrive un articolo tutto sommato inutile e potenzialmente dannoso su qualcosa che non conosce.
Un saluto solidale a tutti i "rincretiniti" del gruppo.

Mauro Liv.

Postato il
19/11/2011
ora 10:54:32

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Eccomi, sono l'esempio descritto dall'articolo, per 38 anni della mia vita non ho fatto sport ma da un paio corro e da uno con voi.

A leggere l'articolo mi dovrei quasi sentire in colpa, e come dice mia moglie nella vita a ognuno di noi una botta in testa può portare a comportamenti imprevedibili.

In effetti l'articolo può essere perfettamente calzante per chi non applica il concetto di gradualità come detto in precedenza, mentre è assolutamente avvilente per chi si è impegnato tanto come me.

Consideranto che il 01.01.2010 pesavo 112,5kg ed oggi ne peso 77, oltre a cambiare l'alimentazione, la corsa (inserita al momento giusto) può darti lo stimolo in più per mantenere il peso e continuare a mangiare correttamente.

Se guardo la mia progressione:
Marzo2010 - iniziato a camminare (da niente a 20Km in un giorno)
Giugno2010 - provato a correre (10minuti con fiatone da moribondo)
Settembre2010 - Corso 10Km a Massa Lombarda
Primavera2011 - Corso 21Km
6/11/2011 - Forli-Ravenna 30Km

si capisce che se io ipotizzo di fare la mia prima maratona entro il 2012 dovrei sentirmi ringiovanito e non alla soglia della vecchiaia.

Spero che queste considerazioni possano stimolare altri, visto che portarsi sulle gambe 35kg extra .... pesa!!

Ciao a tutti e complimenti alla nostra squadra.




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